Carlo Lucarelli Carlo Lucarelli


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APPELLO PER LA LIBRERIA DEL GIALLO
LA SHERLOCKIANA

MILANO, DOMENICA 19 OTTOBRE 2003: UN'ASTA DI GIALLISTI PER LA "SHERLOCKIANA"

Associazione Culturale Teatro della Cooperativa
via Hermada 8
20162 Milano
tel. 02.6420761 - 02.64749997
teatrodellacooperativa@yahoo.it


Tutti i giallisti italiani si muovono per salvare una libreria di Milano in difficoltà. Ma è una libreria davvero speciale, come specialissimi sono i partecipanti alla singolare iniziativa, che è stata chiamata "Festa con asta". Gli scrittori ci sono proprio tutti, da Adolgiso a Viganò, passando per Camilleri e Faletti, Fois e Lucarelli: circa ottanta autori (ma ci sono anche giornalisti, agenti letterari, editors, disegnatori, musicisti, "semplici" lettori appassionati) che si ritroveranno domenica 19 ottobre, nei locali del Teatro della Cooperativa di Via Hermada a Milano, per mettere all'asta i loro tesori personali.

Ogni partecipante alla "Festa con asta" cederà difatti al migliore offerente un oggetto della propria collezione: libri, manoscritti, fotografie inedite, perfino ceramiche. I partecipanti hanno promesso di portare oggetti che faranno impazzire gli appassionati di tutta Italia. Cose per tutte le tasche, dal semplice souvenir al cimelio importante. Chi sarà presente di persona (la maggior parte) si cimenterà anche nella veste inedita di banditore; coloro che saranno impossibilitati a venire, si faranno rappresentare da testimonial d'eccezione: si prevedono performances irresistibili di Giorgio Faletti, Andrea G. Pinkettse e Bebo Storti.

La Libreria Sherlockiana di Tecla Dozio, un nome leggendario nel mondo del Mystery italiano (e non), è davvero in pericolo: una serie di difficoltà finanziarie, dovute a vicissitudini complesse e particolarmente sfortunate, hanno portato a un passo dalla scomparsa uno dei pochissimi punti d'incontro italiani per gli appassionati e gli specialisti del genere. Nella libreria di Via Peschiera sono passati tutti gli autori italiani e stranieri, per presentare le loro opere ma anche per ritrovarsi in un ambiente amichevole (e fornitissimo di libri). Tecla Dozio, dal canto suo, ha fatto tanto per il Giallo come per la Letteratura in generale. Non possiamo permettere che la Sherlockiana chiuda!

L'appuntamento è a Milano alle tre del pomeriggio di domenica 19 ottobre 2003 nei locali del Teatro della Cooperativa di Via Hermada, 8 (zona Niguarda). L'asta è ovviamente aperta a tutti.


per informazioni
GRAZIANO BRASCHI (tel. 055 632726)
BARBARA GARLASCHELLI
LEONARDO GORI


Elenco parziale degli aderenti alla "festa con asta":

Armando Adolgiso, Danilo Arona, Corrado Augias, Marco Biazzetti, Carlo Bordoni, Graziano Braschi, Daniele Cambiaso, Andrea Camilleri, Andrea Carlo Cappi, Riccardo Cardellicchio, Massimo Carlotto, Marcello Cimino, Paolo Cingolati, Piero Colaprico, Luisa Colicchio (capo ufficio stampa Sonzogno), Lido Contemori, Luca Crovi, Sandrone Dazieri (direttore Gialli Mondadori), Paolo De Pasquali, Piergiorgio Di Cara, Stefano Disegni, Mauro Drudi, Valerio Evangelisti, Guido Fabrizzi, Alessandra Faiella, Giorgio Faletti, Nino Filastò, Marcello Fois, Bruno Gambarotta, Giorgio Ganzerli, Barbara Garlaschelli, Fabrizio Gasparetto, Massimo Gatta, Leonardo Gori, Francesco Guccini, Guido Guidi Guerrera, Carmen Iarrera, Stuart Kaminsky, Giulio Leoni, Carlo Lucarelli, Gordiano Lupi, Loriano Macchiavelli, Gianfranco Manfredi, Luciano Marrocu, Rossella Martina, Maurizio Matrone, Ilaria Milana, Olimpia Morgante, Divier Nelli, Piergiorgio Nicolazzini, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Giancarlo Pagani, Parigi & Sozzi, Ben Pastor, Flavio Pellerito, Rino Pensato, Santo Piazzese, Davide Pinardi, I pinguini nel sottoscala, Andrea G. Pinketts, Domenico M. Pisanelli, Oliviero Ponte di Pino (direttore editoriale Garzanti), Franco Ricciardiello, Ricky Gianco, Giampiero Rigosi, Alessandro Riva, Ornella Robbiati (direttore editoriale Sonzogno), Gigi Sanvito (direttore editoriale Hobby & Work), Renato Sarti, Giampaolo Simi, Cecilia Scerbanenco, Germana Scerbanenco, Nunzia Monanni Scerbanenco, Enrico Solito, Flavio Soriga, Simone Spanio, Mario Spezi, Bebo Storti, Roberto Valentini, Marco Vallarino, Nicoletta Vallorani, Lorenzo Viganò?

Le piste dell'attentato, di Loriano Macchiavelli, collana gialli Campironi, 1975 (2° ed)

Stop per Sarti Antonio, di Loriano Macchiavelli, Cappelli Editore, 1987

La rosa e il suo doppio, di Loriano Macchiavelli, Cappelli Ed., 1987

Sarti Antonio e il malato immaginario, di Loriano Macchiavelli, Cappelli ed., 1988, con illustrazioni di Magnus (Roberto Raviola)

A.K. Greene, Il disco nero, Giallo Economico Mondatori nr. 63 del 1936

F. Packard, Il sigillo Grigio, Giallo ec. Mondatori nr. 145 del 1939

Sax Rohmer, Guai all'infedele, Giallo Ec. Mondatori nr. 153 del 1939

Antologia di racconti Storie di bambini, donne e assassini, di Barbara Garlaschelli, Ed. Librolibero, 1993 - Copia n. 45 su floppy disk. Non esiste versione cartacea.

una (di 100 copie numerate) serigrafia bicromatica - firmata Armando Adolgiso edita da: Tam Tam di Adriano Spatola (1983) Titolo: "Adolgiso in serie(gra)fiche" misure h 35 cm x l.25 cm Copia dell'edizione originale del libro

GEORGE SIMENON, "La téte d'un homme", Paris, A. Fayard (1933)

GEORGE SIMENON "Lettre a mon juge", Paris, Les preses de la cité (1947)

Edizione cartonata e in cofanetto in lingua originale di The Killer Inside Me di Jim Thompson . con introduzione di Stephen King, edizione speciale numerata della Blood and Guts Press ( 1989) copia n.302 di 350, autografata da Stephen King .

Prima Edizione hardcover in lingua originale di Lori di Robert Bloch ( Tor Horror, 1989) autografata dall'autore Robert Bloch.

copia in DVD originale americano (2003) del film Baba Yaga (1973), scritto e diretto da Corrado farina dai fumetti di Guido Crepax, con Carroll Baker e Isabelle De Funes

Videocassetta originale VHS del documentario di C. Farina "TG 600 - Speciale Rinascimento" (1995), prodotto dalla Presidenza del consiglio di Ministri - Grand Prix Filmselezione 1995

Collezione completa di "Ca Balà" (aprile 1971 - gennaio 1980), rivista satirica e di umorismo grafico, composta di n. 40 fascicoli (tra numeri mensili, trimestrali, numeri- manifesto e vari inserti grafici);

N.5 serigrafie di graziano Braschi, stampate manualmente a più colori - formato cm. 50x70, copia 36/90 firmata "Braschi"; riunite in cartella dal titolo "Il bisonte della vodka";

Le figure del delitto - Il libro poliziesco in Italia dalle origini ad oggi - ed. Grafis, 1989 - a cura di Renzo Cremante (base asta 25,00)

Vera Caspary. Bedelia. Milano, Mondadori, 1948

-Friedrich Durrenmatt. La visita della vecchia signora. Milano, Feltrinelli, 1959

-Scultura di pistola in cartapesta realizzata da un maestro carrista del carnevale di Viareggio

Shock e show. Realtà e alternative. A cura di Maria Capitelli - con testi di N. Vallorani (3 Copie)

Dipinto su carta (30_40) con cornice raffigurante E.A. Poe - Titolo: Requiem per E.A. Poe

Foglio di carta pregiata color avorio con, vergato a mano dall'autore, il primo capitolo del romanzo di Flavio Soriga, Neropioggia, Garzanti, 2002, in cornice nera di nessun pregio Maschera di ceramica (pirofila rossa) di stile sardineggiante, fatta a mano dall'autore, autografa, con numero di serie e d'esemplare.

Una copia del saggio storico di Luciano Marrocu, Procurare è moderare.Racconto popolare della rivoluzione sarda, AMD, 1996, con dedica autografa e personalizzata dell'autore.

Dattiloscritto contenente una stesura de L'oro di fraus di Giulio Angioini, Editori Riuniti, 1988, scritta con macchina Olivetti lettera 22: sono 210 pagine spesse perché con incollature numerose in correzione. E' una versione del romanzo più lunga di quella poi pubblicata.

Racconto inedito di 10 cartelle dattiloscritte con correzioni a penna del'autore, Sergio Atzeni. L'attribuzione a Sergio Atzeni è attestata dalla vedova Rossana Copez che lo mette a disposizione.

Arthur Conm Doyle, The sign of the four, Ed. Murry, Inghilterra 1926. (Le avventure uscivano ogni mese sullo Straud Magazine e poi in raccolte)

Arthur Conm Doyle, The last boy, Ed. Murry, Inghilterra 1927. (Le avventure uscivano ogni mese sullo Straud Magazine e poi in raccolte)

Arthur Conm Doyle, Adventures of Sherlock Holmes, (l'intera raccolta) Ed. Harper and Brothers, Inghilterra, 1900(Le avventure uscivano ogni mese sullo Straud Magazine e poi in raccolte)

Una camicia blu di Maurizio Matrone, taglia L

Un quadro dipinto da Matrone dal titolo Delitto efferato con forbici (120_80) L'alias innocuo della pistola di Matrone (giocattolo)

n.3 libri fotografici e autografati dal titolo Il più bel castello di Sicilia tra storia e leggende, cronache e fantasmi, Roberto Mistretta, edito da Terzo Millennio

LP dei Beatles "Sergent Pepper" 1967 intonso con gadgets

L'unico quadro dipinto da Santo Piazzese "Le tre lune di torre Salsa" Quadro a tecnica mista di Flavio Pellerito. Titolo "Omaggio irriverente a Keit Haring"

10 Incisioni su cartoncino di Olimpia Morgante

6 bottiglie di Cabernet Sauvignon Terre Rosse

Copia 000000 di "Io uccido" di Giorgio Faletti

Telegatto "Drive in" di Giorgio Faletti

Lp di Francesco Guccini ("Folkbeat n.1" 1967) "Due anni dopo 1970 - intonso dedicato e autografato (ci sono delle discordanze su quale sia)

Racconto manoscritto "Il mondo è giallo. Io no" di Bebo Storti autografato

Crawford - Nerozzi - Ultima pelle (Eden)

Penna stilografica Dupont con la quale Andrea G. Pinketts ha scritto il suo primo libro "Lazzaro vieni fuori".

l reprint della intera raccolta della rivista "Ordine Nuovo" (1919-1920 e 1924-1925) diretta da Antonio Gramsci, riprodotta da Il Calendario del Popolo nel 1969

l reprint dell'intera raccolta de "Il Politecnico" di Vittorini, riprodotta da Einaudi nel 1975.

1928 Il romanzo mensile - "L'artiglio giallo" di Sax Rohmer

1933 Mondadori "Il pazzo di Bergerac" di Georges Simenon

1936 Bietti "Il vagabondo delle stelle" di Jack London

3 Il romanzo mensile 1903, 1905, 1907 di Artur Conan Doyle

8 Il romanzo mensile - misti dal 1915 al 1938

3 Romanzo per tutti - misti 1950, 1951, 1953

4 disegni pastello/matita di Carla Greggio

"Il cerchio verde" anno 1 n. 6 20 giugno 1935

"Il cerchio verde" n. 16 29 agosto 1935

Prima edizione italiana di "La traccia del serpente" I Libri Gialli (Mondadori) n. 149 - 1936

Edgar Wallace "The crimson circle" prima edizione inglese

Busta del centenario (1987) di Sherlock Holmes con annullo originale Poste Svizzere

Serie di francobolli "Investigatori" San Marino

Prima edizione di "Naso di cane" di Attilio Veraldi autografata

4 copie prima edizione "Venere privata" di Giorgio Scerbanenco - Garzanti 1966

5 copie prima edizione di "Voce di Adrian" di Giorgio Scerbanenco - Rizzoli 1956

2 copie prima edizione di "Il cavallo venduto" di Giorgio Scerbanenco - Rizzoli 1963

"La donna senza testa" di Claudia Salvatori (Graphos 1990) autografata e dedicata con locandine

Ci saranno molte altre cose a sorpresa e tutte bellissime e/o curiose

Il 27 giugno ho ricevuto una mail da MARCELLO FOIS. "Semplice e diretto": la Libreria del Giallo rischia di chiudere. Le motivazioni le trovate in seguito, nella mail che riporto tale e quale.
Io sono stato dalla Tecla due volte, per incontrare Carlo. Un ambiente molto piacevole e per me nuovo, un posto in cui scrittori, criminologi e lettori si incontrano "alla pari". Una grande famiglia, con una piacevole padrona di casa, un angolo giallo nel mezzo della grigia Milano, un luogo fuori dal tempo che stimola i piccoli scrittori "fai da te" ad osare di migliorarsi, per diventare un domani come quei Lucarelli, Fois, Pinketts, Rigosi, Vinci, Garlaschelli, Vallorani che anche grazie a Tecla e alla sua Libreria del Giallo sono diventati i nostri eroi.
Lascio ora la parola alla mail di MARCELLO FOIS e poi a quella di BARBARA GARLASCHELLI.
Non giratevi dall'altra parte, per favore. Ci vogliono solo cinque minuti per salvare tanti sogni.
Simone


Inoltre, dopo gli appelli postati su vari newsgroup, su it.cultura.libri interviene TECLA a chiarire e spiegare la situazione.
Cari amici,

vi scrivo per una causa importante: la Libreria del Giallo rischia di chiudere. Semplice e diretto. Soffocata da un atteggiamento da parte di chi gestisce il patrimonio pubblico che non fa differenze tra struttura e struttura e pretende una risposta aziendale anche quando si parla di Cultura. La Libreria del Giallo della Cultura ha fatto la propria bandiera, sostenendo la scrittura, promuovendo gli incontri, diventando uno dei punti focali della rinascita della nuova letteratura italiana. Non sembri enfatico tutto ciò, chi deve molto ad una struttura come quella, e siamo tanti, non sente la fanfara dell'enfasi, ma la necessità di alzare la voce e di contribuire fattivamente. Recenti accordi infatti tra Tecla Dozio e il Comune di Milano hanno sancito un nuovo accordo fra le parti, accordo che tuttavia non cancella il debito pregresso, piuttosto consistente. Su questo debito pregresso vi chiamo ad agire, contribuendo in base alle vostre possibilità e in base al grado di riconoscenza che si deve al un centro come la Libreria del Giallo che è stata la casa di tutti noi. Lì abbiamo trovato appoggio, consigli e spazi. Lì abbiamo potuto sperimentare senza contropartite, se non la disponibilità personale, quel contatto con un pubblico vero, attento, critico. Lì molti di noi sono cresciuti come scrittori e come lettori. Lì abbiamo sperimentato forme di collaborazione e creato eventi. Ora che ci sembra di non aver più bisogno di uno spazio simile è il momento in cui quello spazio ha bisogno di noi. E' un dovere non far finta di nulla.

Con riconoscenza Marcello Fois

P.S. Potete contribuire attraverso la:
BANCA ETICA
Filiale di Milano
Via Santa Tecla, 5
20121 Milano
c/c 109167 - abi 05018 - cab 01600
causale: contributo Libreria del Giallo.


Cari amici, l'appello di Marcello Fois ci invita tutti a salvare la Libreria del Giallo, raccogliendo fondi per pagare il debito accumulato con il comune. E' giusto e doveroso e credo che tutti quanti ci mobiliteremo, per quel che è nelle possibilità di ciascuno. Ma una volta pagato il debito, l'impegno a fare vivere la Libreria non deve cessare. E l'unico modo per farla vivere è acquistarne i libri. Perché la Libreria è sì centro propulsivo di cultura, culla di lettori e scrittori, luogo d'incontro, di idee ed eventi, ma è un esercizio commerciale e non può vivere senza guadagnare. Non dimentichiamocelo dopo che il debito sarà saldato. Quindi, soprattutto coloro che abitano a Milano e dintorni, ne pubblicizzino l'esistenza, si facciano "agenti" della Libreria, ACQUISTINO E FACCIANO ACQUISTARE i suoi libri! Lo so che parlare di soldi e cultura farà arricciare il naso a molti e che detto così sembriamo tutti dei piazzisti. Ma se Tecla Dozio provasse a pagare l'affitto mensile con la sua cultura e il suo immenso e innegabile impegno, credo che sappiate dove la manderebbero quelli del comune.

Un caro saluto Barbara Garlaschelli


Cari amici,

se questo fosse un romanzo giallo, sarebbe una di quelle storie che iniziano. Scusate, stavo cercando di plagiare il Lucarelli televisivo, solo perché non è facile per me raccontarvi questa storia, una storia non semplice. Ma ci provo lo stesso.

Nel 1985 apre in Piazza San Nazaro in Brolo, la prima Libreria del Giallo in Italia.
Io, ci capito per caso, o per destino, non so nel 1990. Nel 1992, la società che la gestisce - dal gennaio del 1991 ero rimasta sola - decide di vendere perché non ritiene la libreria commercialmente interessante. Il rischio era che ne facessero un negozio di articoli da regalo. Mi sembra un delitto, uno spreco e allora vendo la mia casa e acquisto l'89% delle quote. Da quel momento sono rimasta completamente sola.

Le difficoltà economiche sono pazzesche, ogni mese è una lotta all'ultima lira. Un giorno, parlando con una giornalista di La Repubblica, dico che ho intenzione di chiudere. Esce un trafiletto sul quotidiano e una quantità di persone mi chiamano dicendomi che non posso farlo: "La libreria è un patrimonio della città" e ancora "è uno dei pochi luoghi dove si cerca di fare cultura davvero" ecc. Non si limitano a questo, scatta una vera campagna di sostegno. Ce la caviamo.

Nel 1998, quando scade il contratto di affitto decido (per vari motivi: non ci stavo più in 30 mq, l'affitto sarebbe stato troppo alto e. ma questa è un'altra storia) di cercare altrove. Mi rendo immediatamente conto che gli affitti sono inavvicinabile e tramite persone vicine sia a me che alla libreria scopro come sia possibile chiedere al Comune. La domanda viene discussa in consiglio comunale e il locale mi viene assegnato.

Incominciano le cose non facili: quando vengo a scegliere fra i negozi disponibili (tutti in via Peschiera) esprimo le mie perplessità. Vi spiego: Via Peschiera è una viuzza di ca. 20 metri che collega via Melzi d'Eril a via Cirillo, è stata chiusa per anni, è a senso unico e non c'è un negozio nel raggio di 100 metri. Mi viene assicurato che in breve tempo i negozi saranno tutti assegnati e si creerà un "polo" culturale. Nulla di tutto questo è avvenuto. Dopo un paio d'anni i negozi sono stati assegnati a varie associazioni (Veterani dello sport, Famiglie marchigiane, pugliesi, umbre), aperte soltanto qualche ora alla settimana.
Quando si tratta di discutere l'affitto mi presento con la mia proposta in tasca. Prendo per buone tutte le rassicurazioni in merito all'apertura degli altri negozi, ma reputo ugualmente che sia un rischio. Quindi, dopo aver fatto due conti, penso di proporre, se possibile, un contratto provvisorio di un paio d'anni, per una cifra attorno al milione, comprese le spese. 12 milioni l'anno. La cifra che mi viene richiesta a questo punto è 14 milioni l'anno. Non mi pare il caso di discutere, per 2 milioni. La sorpresa arriva alla firma del contratto definitivo. I 14 milioni riguardavano solamente i 43 metri quadrati della prima stanza. Retro, servizi e cantina valevano per un altro terzo. La cifra diventa immediatamente molto più alta: quasi il doppio. Potevo discutere allora, ma non avevo idea di come fare e, oramai, erano iniziati i lavori.

Con i soldi avuti dalla buonuscita e con l'aiuto di Carlo Lucarelli riesco a sostenere le spese di trasloco, arredamento e sistemazione negozio. Il negozio non era mai stato affittato dopo i lavori di ristrutturazione dell'immobile (avvenuti diversi anni prima) e, come se ciò non bastasse, l'impianto elettrico in condizioni vergognose e altre sorprese fanno levitare le spese.
Per il primo anno, in un modo o nell'altro, riesco a pagare l'affitto, ma il lavoro non c'è e i soldi proprio non li riesco a trovare. L'incasso medio mensile della libreria è di circa 10 milioni. Il guadagno non è sufficiente per tutte le spese da sostenere. Non posso permettermi di non pagare libri e le bollette e, forse un po' superficialmente, non pago l'affitto.
Un altro punto dolente sono le banche, gli interessi passivi si prendono una grande parte del già piccolo incasso.
Mi invento cento lavori diversi per potermi almeno mantenere, ma non è facile. Un'altra volta gli amici e gli scrittori sono venuti in mio soccorso, anzi, gli scrittori due volte. Nel 2001 hanno accettato di presentare una collezione di moda gratuitamente.

A giugno del 2002 ricevo un'ingiunzione di pagamento. Cerco di capire come fare e al Demanio mi fanno questa proposta: il 30% del debito subito e il resto in comode rate mensili di 2 milioni. Ma se non ho i due milioni che devo già pagare, dove e come ne posso trovare 4? (l'ultima proposta, di questa settimana del Comune di Milano è di ca. 3.000 euro al mese, più l'affitto regolare di oltre 1000)

Non ce la farò mai e, considerato che la libreria viene definita "patrimonio culturale" della città ecc. ecc., decido di tornare all'assessorato alla cultura per vedere se mi possono aiutare.

Pare che questo si potrebbe fare solo se la libreria diventasse una associazione culturale o una fondazione.

Di circa un mese fa l'incontro con l'Assessore Pagliarini, la disponibilità pare esserci, nel senso che, pagato il debito, l'assessorato al Demanio assegnerebbe i locali all'assessorato alla cultura che ne potrebbe fare ciò che vuole. Il problema che non sono mai riuscita a parlare con l'assessore Carruba, ma solo con il suo segretario e non so se ci sia davvero una disponibilità ad aiutare la sopravvivenza della libreria.

Negli ultimi tempi, con una politica di acquisti e gestione faticosissima, sono riuscita a sistemare un po' le cose, ma non ancora abbastanza per pagare i due milioni e oltre di affitto e ora so che, se non succede qualcosa, la libreria chiude.

Questa è la lettera/racconto che avevo scritto subito dopo lo sfratto, senza mai trovare il coraggio di spedirla.
Spero che serva a chiarire le cose.
Ringrazio tutti, Tecla.