Un giorno dopo l'altro Einaudi - 2000 |
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Ritorna per la terza volta Grazia Negro, ispettore capo. La storia, a volte malinconica ma piena di colpi di scena, è quella di un killer professionista, micidiale come un pit bull addestrato che uccide, tra gli altri, le persone che Grazia stava sorvegliando. Il problema è che il killer in questione è abilissimo a travestirsi e quindi è praticamente introvabile. Il "lavoro" gli viene commissionato tramite chat, ed è qui che si incontra il terzo personaggio del romanzo, Alex (tributo al regista di "Almost Blue"?) che lavora in un provider, depresso perché mollato dalla ragazza e che passa le sue giornate ad ascoltare "Un giorno dopo l'altro" di Tenco. Si completa la figura di Grazia, che inizia a chiedersi se è davvero innamorata di Simone; si ritrova in Alex qualcosa che ricorda un po' - con le cautele del caso - Coliandro. La cosa che colpisce è la figura di Vittorio, il killer (e chiamarlo col suo nome ce lo fa sentire più umano). Entriamo spesso nella sua mente, e scopriamo che, alla fine, fa quasi più pena che rabbia. E' strano questo Lucarelli che riesce a farti commuovere di fronte ad una persona che ne ha ucciso ben cinquantanove. Sarà che l'ho appena finito, ma l'autore ha superato quel se stesso che già lo portò alla gloria con "Almost Blue". Davvero speciale. |
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